Molti di voi hanno sicuramente sentito dire a qualcun altro che siamo polvere di stelle, che ogni atomo del nostro corpo deriva da una stella, le stesse che amiamo ammirare da lontano.
Si tratta sicuramente di una delle teorie scientifiche più poetiche in assoluto perché si tratta di affermare che ogni parte di noi deriva dalle stelle e che quindi gli atomi che compongono la nostra mano destra sono diversi da quelli che compongono la mano sinistra e di conseguenza ogni parte di noi è unica, diversa dall’altra.
Da tale definizione, deriva sicuramente qualcosa di magico: noi siamo ‘’stelle’’ in grado di ammirare altre stelle, le stesse che ogni sera percepiamo lontane, silenziose, meravigliose.
La vita come cerchio continuo
Sulla base di quanto affermato fino ad ora, dunque, il nostro viaggio ha un inizio ed una fine coincidenti ma lontane anni e anni l’una dall’altra: la polvere di stelle che ci compone ha miliardi di anni e quando torneremo ad essere polvere ne passeranno altrettanti.
Ecco dunque che la vita può essere vista come un eterno ritorno al punto di partenza che ci permette di tornare a far parte del grande universo, lo stesso universo che tanti studiano, molti ammirano e di cui tutti facciamo parte molto più di quanto pensassimo.
Quanto ad oggi affermato e sostenuto dai più grandi scienziati appare a molti paradossale, tuttavia risulta essere plausibile e condivisibile, determinando, inoltre, la possibilità di credere di far parte di qualcosa di più grande anche a chi non ha abbastanza fede per affidarsi ad un culto religioso.
Per tornare a far parte del mondo che ci circonda occorre per prima cosa affidarsi ad agenzie come la Cattolica San Lorenzo che si occupa di onoranze funebri a Roma, il tempo farà poi il resto.
Laurence Krauss: l’universo dal nulla
Laurence Krauss è un fisico ed astronomo di fama mondiale che ha scelto di farsi portavoce di quella domanda che da sempre attanaglia l’uomo: da dove veniamo?
Nel suo libro ‘’L’universo dal nulla’’, egli affronta e svela i misteri di ciò che ci circonda e riporta l’origine ad un tempo in cui l’universo aveva un solo secondo d’età.
Secondo tutti i calcoli, la materia osservata era compressa in un denso plasma la cui temperatura si aggirava intorno a temperature inimmaginabili che permettono il verificarsi di reazioni nucleari tra protoni e neutroni che prima si legano e poi si separano a causa di numerose collisioni.