La questione dello smaltimento dei rifiuti è una delle più problematiche, infatti se non eseguito in modo appropriato si finisce per inquinare l’ambiente con materiali dannosi per la flora e la fauna locale, di conseguenza anche per l’uomo.
Ogni cittadino può evitare tutto ciò impegnandosi nel fare la raccolta differenziata, raccogliendo l’immondizia abbandonata in mezzo alle strade o alle campagne e affidandosi ad esperti nel settore (clicca qui per maggiori informazioni).
Come avviene lo smaltimento dei rifiuti
Le soluzioni da adattare per lo smaltimento sono principalmente due, da applicare in base al tipo di rifiuto che si sta trattando:
- Discariche: è il sistema più economico e diffuso, almeno in Italia. Si tratta di spazi molto ampi e aperti, dotati anche di sistemi di impermeabilizzazione (per proteggere il suolo) e di sistemi che raccolgono il gas prodotto dalla fermentazione dei rifiuti. Nonostante tutto ciò rimane la soluzione peggiore, sia dal punto di vista economico e sia in termini di spazio, in quanto è sempre più difficile trovare luoghi idonei.
- Termovalorizzatori (inceneritori): Non ve ne sono più molti per il semplice fatto che emettono fumi assai pericolosi; in quelli rimanenti si utilizzano dei sistemi più avanzati, che permettono, una volta inceneriti i rifiuti, di recuperare il calore sprigionato per scopi di riscaldamento o per alimentare una turbina. I rifiuti adatti sono materiali come la carta il legno…
Il riciclaggio: scopriamo i dettagli
Il riciclaggio è un’alternativa migliore rispetto ai metodi convenzionalmente utilizzati di cui abbiamo parlato. Si tratta di un processo di trasformazione dei rifiuti in materiali riutilizzabili, e ciò comporta chiaramente dei vantaggi, quali riduzione dello sfruttamento di risorse rinnovabili e dell’estrazione di risorse non rinnovabili, riduzione dei consumi di energia, delle emissioni atmosferiche e del consumo dell’acqua.
Fortunatamente negli ultimi anni si è sviluppata una “coscienza ecologica”, cioè ci siamo resi conto di quanto sia importante tutelare il nostro pianeta e ci siamo impegnati a trovare soluzioni alternative.
Una di queste sono gli impianti di compostaggio: destinati allo smaltimento di residui di sostanze organiche (scarti di cucina, materiale vegetale, ecc.) che contribuiscono alla produzione di biogas come il metano. Durante il processo di compostaggio, i microrganismi decompongono i rifiuti in un arco di tempo di circa 3 mesi, e si ottiene così il compost, che può essere utilizzato per produrre terriccio oppure come concime naturale.